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Visco : "I salari d'ingresso dei giovani tornati sui livelli di alcuni decenni fa"
Il 25 novembre 2011 il Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco è intervenuto a Catania nell'ambito del 30. congresso nazionale dell'AIMMF
(Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia).
L'intervento del Governatore ha trovato spazio su tutti i principali organi di informazione. Più sotto se ne riporta, a titolo di esempio, la cronaca
dello stesso raccontata da Corriere.it del 26 novembre.
I punti fondamentali toccati dal Governatore sono :
- i salari di ingresso nel mercato del lavoro in termini reali sono oggi pari a quelli di alcuni decenni fa. Ai giovani che entrano oggi nel mercato del
lavoro è pertanto negata la crescita del reddito degli ultimi decenni ;
- è necessario che il Paese torni a crescere in termini economici. Gli interventi della scorsa estate non sono sufficienti. Secondo Visco servono,
fra l'altro, misure atte a stimolare l'attività d'impresa e l'inserimento durevole nel mondo del lavoro soprattutto delle donne e dei giovani. Le aree
di intervento, secondo il Governatore, sono note da tempo. Fra queste vi è anche un sistema di protezione sociale che favorisca la riallocazione delle
risorse umane verso gli impieghi più produttivi ; e una giustizia civile più efficiente. E' inoltre necessario aumentare il capitale umano del nostro
Paese ;
- e qui si inserisce la necessità di integrazione per gli studenti figli di cittadini stranieri in Italia ;
- sono qundi importanti gli investimenti nell'istruzione ; che, fra l'altro, "riducono gli incentivi a delinquere perché ne diminuisce il guadagno relativamente a quello conseguibile legalmente" ;
- infine, il debito pubblico italiano è in pericolo a causa della aumentata volatilità dei mercati finanziari.
Il testo integrale del discorso del Governatore è reperibile qui.
Per chi non ha voglia di dormire, richiamo la forte coerenza fra il discordo di Visco e quello tenuto al Forex di Verona dall'allora Governatore della
Banca d'Italia, Mario Draghi, il 26 febbraio 2011. Il testo completo di quel discorso può essere reperito
qui.
In perfetta assonanza era poi stato anche il "Progetto delle Imprese per l'Italia" del 30 settembre 2011, presentato da Confindustria d'intesa con ABI,
ANIA, Alleanza delle Cooperative Italiane e Rete Imprese Italia. Quest'ultimo documento è reperibile
qui.
Solo pochi giorni prima una lettera "segreta" a firma Trichet - Draghi era stata recapitata al governo italiano ; e il tenore era sostanzialmente
il medesimo.
Il governo italiano sembrò tuttavia non esserne molto convinto, stando alla genericità di contenuti della lettera d'intenti dell'Italia all'UE del 26
ottobre 2011, il cui testo integrale si trova qui. Ed infatti
la poca convinzione dell'UE circa la reale volontà italiana di cambiare il corso delle cose si desume dagli altrettanto generici riferimenti al
riguardo contenuti nel documento conclusivo del vertice UE del 26 ottobre 2011. Chi volesse leggerne il testo integrale può trovarlo
qui.
In altre parole, agli intenti dichiarati da quel governo non credeva nessuno.