IN COSTRUZIONE
Gli indici di bilancio
Classicamente, vanno divisi innanzitutto nei due comparti relativi ad
- analisi di struttura (riferiti al solo stato patrimoniale);
- analisi di flusso (riferiti al conto economico ; oppure alle variazioni della struttura
patrimoniale di esercizio in esercizio).
Analisi di struttura
Il grafico che segue chiarisce visivamente la composizione degli impieghi e delle fonti ed è
utile per introdurre i concetti successivi :
Prima di introdurre i concetti successivi definiamo il significato delle voci descritte nel
grafico :
- le liquidità immediate sono le disponibilità liquide, vale a dire contante ed attività
trasformabili immediatamente senza oneri;
- le liquidità differite comprendono tutti i crediti esigibili entro l'esercizio
successivo;
- nelle rimanenze vanno ricomprese tutte le voci di magazzino (materie prime,
semilavorati, prodotti in corso di lavorazione, rimanenze di prodotti finiti). Sono, in altre
parole, tutte le attività che potranno generare flussi monetari in entrata soltanto nel momento
in cui il processo produttivo sarà stato completato;
- nelle attività fisse sono ricomprese le immobilizzazioni materiali e quelle
immateriali, le immobilizzazioni finanziarie ed i crediti esigibili dopo oltre un anno;
- le passività correnti sono quelle che comportano un esborso monetario entro
l'esercizio successivo;
- le passività consolidate comprendono i debiti in scadenza oltre l'esercizio
successivo, nonché i valori relativi ai fondi rischi ed oneri ed al fondo TFR (il fondo
imposte non va ricompreso fra le passività consolidate, ma in quelle correnti);
- infine, i mezzi propri sono rappresentati dal patrimonio netto e dall'utile di
esercizio se reinvestito.
Fatte queste precisazioni, passiamo all'esame dei principali indici utilizzati nell'analisi di struttura :
- il margine di tesoreria è pari alla differenza fra attività liquide (immediate+differite)
e le passività correnti.
Rappresenta la capacità o meno dell'azienda ad onorare gli impegni finanziari a breve termine
attingendo alle sole attività liquide ;
- l'indice di liquidità immediata è calcolato a partire dalle medesime variabili :
ind. liquidità immed. = (attività liquide immediate + attività liquide differite) / passività correnti
Se il margine di tesoreria è positivo, e quindi l'indice di liquidità è maggiore di 1, siamo di
fronte ad un'azienda che sarà in grado di fare fronte agli impegni finanziari dei prossimi dodici
mesi semplicemente attingendo alla liquidità già in cassa ed ai crediti da incassare nel medesimo
periodo ; viceversa, se il margine di tesoreria è negativo, e di conseguenza l'indice di liquidità
è inferiore ad 1, l'azienda che stiamo esaminando non sarà in grado, nei prossimi dodici mesi, ad
onorare gli impegni con il solo ricorso alle attività liquide.
- Il capitale circolante netto è dato dalla differenza fra le attività correnti (quindi,
sommiamo alle già esaminate attività liquide anche le rimanenze) e le passività correnti.
E' un utile indicatore del grado di equilibrio finanziario dell'azienda ;
- l'indice di liquidità corrente è calcolato partendo dalle medesime variabili :
ind. liq. corrente = attività correnti / passività correnti
Se il capitale circolante netto è positivo, e di conseguenza l'indice di liquidità corrente
è maggiore di 1, siamo di fronte ad un'azienda capace di rimborsare i creditori utilizzando
le entrate generate dalle attività circolanti ; se invece il capitale circolante netto fosse
negativo, e quindi l'indice di liquidità corrente fosse inferiore ad 1, l'azienda presa in
considerazione rappresenterebbe uno squilibrio finanziario che imporrebbe l'aumento dei mezzi
propri, od in alternativa l'aumento dell'indebitamento, pena l'incapacità di onorare
gli impegni verso i creditori.
- Il saldo di liquidità pura è pari alla differenza fra le liquidità immediate ed i
debiti finanziari a breve termine.
E' spesso negativo ; va valutato in relazione all'equilibrio finanziario ed al giro d'affari
dell'azienda ;
- il capitale circolante commerciale è pari alla differenza fra le attività correnti
comerciali (quelle legate alla sola gestione caratteristica : sono esclusi, quindi, la liquidità
ed i crediti di natura finanziaria) e le passività correnti, sempre di natura commerciale :
capitale circol. commerciale = attività correnti comm. - passività correnti comm.
Se questo valore è negativo stiamo assistendo ad un eccesso di credito di fornitura nel
confronto con le attività commerciali correnti ; tale esubero va a detrimento della potenzialità
di copertura di altri impieghi.
Se, viceversa, tale valore è positivo ciò che si evidenzia è la minore necessità di ricorso
all'indebitamento bancario a breve termine per coprire gli impieghi circolanti. Il valore
deve comunque attestarsi su liveli moderatamente positivi ; livelli più elevati dovrebbero fare
sospettare una scriteriata ricerca di liquidità, verosimilmente inappropriata rispetto alla
natura dell'attività dell'azienda.
Pe quanto riguarda il ciclo finanziario, i flussi da considerare sono
- i giorni medi di incasso da clienti :
gg. medi incasso da clienti = tot. crediti comm. / ricavi netti x 365 gg. ;
- i giorni medi di giacenza del magazzino, pari a
gg. medi giacenza magazz. = rimanenze nette / ricavi netti x 365 gg. ;
- i giorni medi di pagamento dei fornitori, pari a
gg. medi pag.to fornitori = tot. debiti comm.li / (acquisti netti + spese per servizi resi) x 365 gg.
Il ciclo finanziario risulta dalla somma algebrica delle tre voci appena riportate. Più
precisamente,
durata ciclo fin. = gg. medi incasso da cl. + gg. medi giacenza magazz. - gg. medi pag.to fornitori.
E' evidente come una durata del ciclo finanziario "positiva" presuppone tempi più lunghi per la
conversione dell'attivo circolante in liquidità. Ne consegue un maggior fabbisogno che deve
essere coperto.
Al contrario, se la durata del ciclo finanziario è "negativa" assistiamo ad un eccesso di fonti a breve
rispetto al fabbisogno di circolante. Il caso normalmente preso ad esempio per questa casistica è
quello dei supermercati, che pagano i fornitori secondo le tempistiche commerciali d'uso mentre
incassano a vista ed hanno normalmente tempi di magazzino molto brevi.
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