IN COSTRUZIONE

Gli indici di bilancio


Classicamente, vanno divisi innanzitutto nei due comparti relativi ad Analisi di struttura

Il grafico che segue chiarisce visivamente la composizione degli impieghi e delle fonti ed è utile per introdurre i concetti successivi :


Prima di introdurre i concetti successivi definiamo il significato delle voci descritte nel grafico : Fatte queste precisazioni, passiamo all'esame dei principali indici utilizzati nell'analisi di struttura : Se il margine di tesoreria è positivo, e quindi l'indice di liquidità è maggiore di 1, siamo di fronte ad un'azienda che sarà in grado di fare fronte agli impegni finanziari dei prossimi dodici mesi semplicemente attingendo alla liquidità già in cassa ed ai crediti da incassare nel medesimo periodo ; viceversa, se il margine di tesoreria è negativo, e di conseguenza l'indice di liquidità è inferiore ad 1, l'azienda che stiamo esaminando non sarà in grado, nei prossimi dodici mesi, ad onorare gli impegni con il solo ricorso alle attività liquide. Se il capitale circolante netto è positivo, e di conseguenza l'indice di liquidità corrente è maggiore di 1, siamo di fronte ad un'azienda capace di rimborsare i creditori utilizzando le entrate generate dalle attività circolanti ; se invece il capitale circolante netto fosse negativo, e quindi l'indice di liquidità corrente fosse inferiore ad 1, l'azienda presa in considerazione rappresenterebbe uno squilibrio finanziario che imporrebbe l'aumento dei mezzi propri, od in alternativa l'aumento dell'indebitamento, pena l'incapacità di onorare gli impegni verso i creditori. Se questo valore è negativo stiamo assistendo ad un eccesso di credito di fornitura nel confronto con le attività commerciali correnti ; tale esubero va a detrimento della potenzialità di copertura di altri impieghi.
Se, viceversa, tale valore è positivo ciò che si evidenzia è la minore necessità di ricorso all'indebitamento bancario a breve termine per coprire gli impieghi circolanti. Il valore deve comunque attestarsi su liveli moderatamente positivi ; livelli più elevati dovrebbero fare sospettare una scriteriata ricerca di liquidità, verosimilmente inappropriata rispetto alla natura dell'attività dell'azienda.


Pe quanto riguarda il ciclo finanziario, i flussi da considerare sono Il ciclo finanziario risulta dalla somma algebrica delle tre voci appena riportate. Più precisamente,

durata ciclo fin. = gg. medi incasso da cl. + gg. medi giacenza magazz. - gg. medi pag.to fornitori.

E' evidente come una durata del ciclo finanziario "positiva" presuppone tempi più lunghi per la conversione dell'attivo circolante in liquidità. Ne consegue un maggior fabbisogno che deve essere coperto.
Al contrario, se la durata del ciclo finanziario è "negativa" assistiamo ad un eccesso di fonti a breve rispetto al fabbisogno di circolante. Il caso normalmente preso ad esempio per questa casistica è quello dei supermercati, che pagano i fornitori secondo le tempistiche commerciali d'uso mentre incassano a vista ed hanno normalmente tempi di magazzino molto brevi.



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